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E-NLIGHT: BEHIND THE SCENES OF WAYLA

March 26, 2025 by Giovanni Fatelli

Wayla: Un Viaggio tra Innovazione e Mobilità notturna

con Carlo Bettini

A fine dicembre abbiamo avuto il piacere di intervistare Carlo Bettini, CEO e Co-founder di Wayla, una startup che sta rivoluzionando il concetto di mobilità notturna a Milano. 
Carlo ci ha raccontato il suo percorso, dalla sua esperienza scolastica e universitaria negli Stati Uniti e del suo periodo in Booking che ha probabilmente contribuito a sviluppare le sue competenze fino all’interesse per il mondo delle startup e alla nascita di Wayla, di cui è co-fondatore. 
Ovviamente come tutte le start up la prima sfida è trovare finanziamenti e investitori. 
Proprio in questa parte iniziale molte start up si fermano, le nostre domande partono dal come hanno finanziato i primi passi di Wayla? Per la startup, l’inizio non è stato semplice: i primi capitali sono arrivati grazie ad amici e familiari, un metodo comune tra le giovani imprese che cercano di coprire le spese iniziali prima di attrarre investitori. Successivamente, sono intervenuti i primi angel investor e, al momento dell’intervista, a solo un mese dal lancio del servizio, alcune venture capital avevano già manifestato interesse per il progetto.

Come garantite la sicurezza a bordo?

Un tema particolarmente sentito, soprattutto dai milanesi, riguarda la sicurezza a bordo di un servizio che opera principalmente di notte, trasportando ragazzi e ragazze, anche minorenni.
Carlo ci ha spiegato che la sicurezza è una priorità per Wayla e che il servizio si distingue proprio per il controllo che può garantire ai passeggeri. 
“I nostri autisti sono dipendenti di Wayla, non lavoratori occasionali. Questo significa che sono i nostri occhi e le nostre orecchie a bordo.” 
Essendo un servizio privato, Wayla ha la possibilità di rifiutare l’accesso a bordo a utenti che potrebbero rappresentare un problema, come persone in stato di ebbrezza o che potrebbero arrecare disturbo agli altri passeggeri o all’autista. 
Inoltre, tutti gli utenti devono registrarsi tramite numero di telefono verificato ed e-mail, garantendo un identità tracciabile. 
“Se riceviamo segnalazioni su un cliente che ha avuto comportamenti inappropriati, possiamo intervenire bloccando l’accesso al servizio. Questo è un livello di controllo che il trasporto pubblico locale non può offrire.”

Wayla e la collaborazione con Next nel 2025

Abbiamo chiesto a Carlo di parlarci della possibile collaborazione con Next, un’azienda italiana che sta sviluppando un innovativo veicolo elettrico per il trasporto urbano. “Next ha da poco ottenuto tutte le certificazioni europee per operare come autobus e siamo molto interessati a testare questi mezzi per capire come il mercato reagirà.” 
Wayla sta valutando l’uso di questi veicoli per migliorare l’esperienza di mobilità a Milano, prestando particolare attenzione alla sicurezza e all’integrazione con le esigenze degli utenti e degli autisti. L’azienda sta studiando l’installazione di sensori per ridurre gli angoli ciechi e migliorare la sicurezza stradale, oltre a verificare l’accettazione del nuovo mezzo da parte della clientela.
“Siamo fieri di poter testare queste nuove tecnologie. È un processo che affronteremo con attenzione, perché è fondamentale garantire che tutto funzioni perfettamente prima di introdurlo nel servizio.”

Quali mezzi utilizzate attualmente?

Oggi Wayla opera con Fiat Ducato da 16 posti più autista, attualmente tutti con motore termico. 
Tuttavia, l’azienda sta già investendo in una flotta più sostenibile: oltre ai modelli Euro 6D di ultima generazione, sono in arrivo i primi veicoli elettrici. 
Carlo ci ha raccontato che un fenomeno interessante è emerso dall’uso del servizio: gruppi di ragazzi che prenotano in anticipo per muoversi insieme, eliminando il bisogno dell’auto privata
“Notiamo tante prenotazioni di gruppi da 10, 11, 12 persone. Questo significa che i ragazzi organizzano i loro spostamenti in anticipo, sapendo esattamente quando arriverà il mezzo e ricevendo tutte le notifiche del caso. È un’abitudine che inizialmente non avevamo previsto, ma che dimostra l’utilità del nostro servizio.”

Consigli per chi vuole entrare nel settore della mobilità?

“Non abbattetevi per la burocrazia. È difficile, ma una volta che si parte, si trova il modo di gestire tutte le autorizzazioni, i permessi e la burocrazia.” 
L’importante è accettare che il progetto evolverà nel tempo, anche in modi inaspettati
“Quello che pensavi all’inizio potrebbe cambiare completamente nel giro di un anno, perché scoprirai nuove esigenze del mercato.” 
Infine, ha sottolineato l’importanza di conoscere bene le leggi, poiché il settore della mobilità è regolato da normative complesse che cambiano a seconda dal diverso livello che sia locale o regionale.

Concorrenza: temete ostacoli?

Un tema delicato è la concorrenza con i servizi di trasporto esistenti. Chi è entrato in questo settore ha avuto forti contrasti con i tassisti, ma Wayla teme lo stesso destino? 
Carlo ha chiarito che Wayla si posiziona in un mercato diverso: “Non siamo un servizio porta a porta, non utilizziamo auto private. Il nostro competitor non è il trasporto pubblico o i taxi, ma l’auto privata.Vogliamo incentivare le persone a lasciarla a casa.” 
Inoltre, Wayla opera sotto regolamentazioni diverse, appartenendo alla categoria ‘autobus’ e rispettando normative precise. Questo, secondo Carlo, riduce il rischio di scontri con altri operatori del settore, anche se il futuro della mobilità dipenderà molto dall’evoluzione delle leggi.

Il futuro di Wayla: espansione in Italia o in Europa?

Abbiamo concluso chiedendo a Carlo quali siano i piani di espansione di Wayla. 
La sua risposta ci ha sorpreso: a differenza di molte startup che puntano subito all’espansione internazionale, Wayla vuole consolidarsi prima a Milano. 
“Ogni città ha una cultura della mobilità diversa. Ciò che funziona a Barcellona potrebbe non funzionare a Torino. Non vogliamo ripetere gli errori di aziende che si sono espanse troppo in fretta e sono fallite.” 
Tuttavia, l’azienda sta già studiando Bologna, Firenze, Roma e Torino come possibili prossime tappe. “Io credo fortemente in un mercato italiano prima di un mercato europeo. Ma ovviamente, siamo un team e prenderemo decisioni in base alle opportunità che si presenteranno.”

Un progetto in crescita

L’intervista con Carlo Bettini ci ha dato uno sguardo privilegiato su un’azienda giovane, ma con un futuro che sembra quasi già scritto. Wayla non è solo un servizio di trasporto, ma un esperimento di mobilità sostenibile e condivisa, che potrebbe cambiare il modo in cui i giovani si spostano nelle grandi città italiane. 
Io ed Ezra siamo molto felici di aver preso parte a questa opportunità e ringraziamo il team di Wayla per averlo reso possibile. 
Se volete saperne di più o entrare in contatto con il team, potete visitare il sito di Wayla e scrivere direttamente all’email ufficiale. 
Il futuro della mobilità notturna è in movimento… e Wayla è pronta a guidarlo.

di Giovanni Fatelli, Ezra Beloso
Redatto da Andrea Stramondo